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Di che Colore Dipingersi? - Nenne Sanguinetti Poggi
Dal Libro etiopico dei Miracoli di Maria (FCLMM)
Pagine: 124 ISBN: 8871851420 9788871851426
Croci d'Etiopia. Il segno della fede; evoluzione e forma - Mario Di Salvo (Skira)
Non esiste Paese al mondo nel quale sia stata concepita una così grande quantità di tipi di croci come in Etiopia, enclave cristiana nell'Africa orientale.
Sin dal momento della conversione del Paese al Cristianesimo (intorno al 330 d.C.) l'onnipresenza della croce appare quasi universale, non solo quale strumento liturgico in chiese e monasteri, ma anche nella devozione comune e nella vita di tutti i giorni: come elemento unificante e di distinzione di un popolo.
L'antico impero di Aksum fu il primo a rappresentare la croce sulle sue monete e la croce marchia con il suo segno l'architettura e il paesaggio etiopico. Ne attesta l'appartenenza. Lo qualifica.
Grandi e preziose croci sono portate erette su un lungo bastone nel corso di funzioni sacre e di processioni; croci manuali - come quelle che ancora al giorno d'oggi i preti portano - sono offerte al bacio dei devoti; croci pettorali accompagnano la vita dei fedeli. Tutte sono frutto dell'inventiva degli artigiani etiopici, rappresentate nelle più svariate fogge e nei più diversi materiali.
Non ancora alla conoscenza dei più, l'espressione artistica di tale patrimonio culturale viene qui esposta organicamente cogliendone, oltre alle valenze di segno della fede, lo sviluppo delle forme nel tempo, evidenziandone i caratteri tipologici evolutivi.
Mario Di Salvo, architetto e direttore della Fondation Carlo Leone et Mariena Montandon, è autore di autorevoli pubblicazioni su varie espressioni artistiche, anche contemporanee, in particolare nel campo dell'architettura e delle arti figurative.
Ha pubblicato nel 1999 il volume Chiese d'Etiopia. Il monastero di Narga Sellase, dopo aver guidato sul campo, nel 1997, una campagna di rilevazioni tesa a documentare e a cogliere i caratteri evolutivi delle diverse tipologie di chiese abissine e dei loro cicli pittorici.
Ethiopian Crosses. A Cultural History and Chronology - Stanislaw Chojnacki (Skira)
Crosses are perhaps the most characteristic expression of the artistic creativity of Christian Ethiopia. Beginning with the introduction of Christianity in the 4th century and throughout the course of Ethiopia's eventful history, the use of the cross as a symbol of faith has remained an integral part of Ethiopia's cultural heritage.
The rich material presented by Professor Stanislaw Chojnacki in this scholarly work is an in-depth analysis of a vast collection of Ethiopian crosses found within the borders of Ethiopia and - increasingly - in museums around the world.
Ethiopian Crosses, like its predecessor Ethiopian Icons, represents a highly significant contribution to the field of Ethiopian Studies and is the culmination of more than thirty years of dedicated research.
Librarian, Museologist and Art Historian, Stanislaw Chojnacki was founder and curator of the University College Museum, Addis Ababa, from 1952 to 1963 and subsequently of the Museum and Art Gallery of the Institute of Ethiopian Studies, Addis Ababa University. He served as the co-editor of the Journal of Ethiopian Studies until 1973 and also established the Committee for the Preservation of Old Ethiopian Paintings, now known as the Society of Friends of the IES. Since 1964 he has published close to eighty articles on various aspects of Ethiopian Art and in 1983 a seminal book entitled Major Themes in Ethiopian Painting. His monumental work, Ethiopian Icons, a highly acclaimed catalogue of the IES collection, appeared in 2000. Professor Chojnacki was recently honoured as a Most Distinguished Fellow of Orbis Ethiopicus for his outstanding contribution to the field of Ethiopian Studies.
Carolyn Gossage is the author of seven works of non-fiction. During the past decade, she has worked in close collaboration with Professor Chojnacki on numerous publications, including Ethiopian Icons. After travelling extensively in Ethiopia, she co-produced Ethiopia: A Painted Reflection - a documentary video featuring a series of Ethiopian folk paintings. Mrs Gossage lives and works in Toronto, Canada, and continues to foster an intense interest in the preservation of Ethiopian art and culture.
Nigra Summ Sed Formosa - Sacro e bellezza dell'Etiopia cristiana (Terra Ferma)
Catalogo della prima grande mostra (Ca' Foscari Esposizioni, 13 marzo - 10 maggio 2009) che l'Italia dedica all'arte più che millenaria dell'Etiopia. Il volume, ampiamente illustrato, raccoglie i saggi dei più autorevoli esperti di cultura etiopica: Stanislaw Chojnacki, Gianfranco Fiaccadori e Mario Di Salvo, che rendono conto rispettivamente dell'arte religiosa in Etiopia e della pittura su tavola; dei rapporti tra Etiopia, Venezia e l'Europa; della particolare tipologia architettonica delle chiese di questo Paese. Fondamentali gli altri contributi che arricchiscono il volume: Osvaldo Raineri traccia un quadro della spiritualità etiopica; Denis Nosnitsin ci descrive l'agiografia; Steven Kaplan ci parla del mitico Zar'a Ya'qob e del suo impero; Alessandro Bausi e Ilaria Sartori si dedicano rispettivamente alla civiltà del manoscritto e alla cultura musicale di questo popolo.
All'interno del volume trovano poi spazio le schede scientifiche, tutte illustrate, delle oltre cento opere in mostra e provenienti da prestigiose collezioni private e pubbliche (Uffizi, Musei Vaticani, Biblioteca Marciana tra le altre).
Chiese d'Etiopia. Il Monastero di Narga Sellase (Skira)
Il monastero Narga Sellase si trova su un minuscolo isolotto in mezzo al gran lago Tana, non lontano dalla città imperiale di Gondar, al centro dell'altopiano etiopico.
Fondato nel 1748, Narga Sellase è uno dei tanti monasteri che costellano il lago, espressione di una civiltà convertita sin dal IV secolo al cristianesimo, sul quale fonda la propria identità. La straordinaria bellezza dell'ambiente naturale e lo spazio concentrico del complesso monastico che si avvolge attorno alla preziosa sacralità del Santuario, fanno di Narga Sellase un luogo di grande suggestione.
La chiesa è uno dei capolavori della plurimillenaria civiltà etiopica (tuttora antica e operante enclave cristiana in Africa) notevole non solo per la straordinaria qualità delle pitture che ricoprono interamente la superficie del maqdas, il sancta sanctorum, ma anche come testimonianza della devozione imperiale, espressa nell'atteggiamento prostrato della regina Mentewwab, sua fondatrice, rappresentata ai piedi della Maestà.
Narga Sellase ha un ruolo importante nella storia dell'arte etiopica del XVIII secolo, quando influenze europee, islamiche e indiane si unirono in una espressione artistica che pur sempre appare e permane fondamentalmente etiopica, non solo nelle magnifiche pitture, ma anche nell'apparato decorativo integrato all'architettura e nell'architettura stessa degli edifici.
Stanislaw Chojnacki introduce i riferimenti storici e ambientali che caratterizzano e qualificano la corte imperiale etiopica di Gondar nel XVIII secolo, con i relativi risvolti in ambito artistico.
Mario Di Salvo inquadra la regione del lago Tana nella evoluzione storica dell'Etiopia, descrive l'architettura delle chiese etiopiche nella loro ricca varietà tipologica, per illustrare infine il complesso monastico di Narga Sellase, nel suo impianto, nelle sue componenti architettoniche, decorative e pittoriche.
Osvaldo Raineri presenta infine in maniera sistematica le fonti delle raffigurazioni pittoriche, derivate sia dai libri canonici che dalla tradizione etiopica, nonché la nuova traduzione da un manoscritto del XVIII secolo in ge'ez (la lingua classica etiopica) della Storia di Narga.